Columella naso: anatomia, funzione e problemi comuni

La columella è una piccola struttura ma fondamentale del naso umano. 

Situata tra le narici, essa gioca un ruolo cruciale nella funzione respiratoria e nell’estetica nasale.

In questo articolo assieme al dott. Domenico Valente, chirurgo maxillo facciale tra i migliori per l’intervento di rinoplastica in Italia, esploreremo in dettaglio la columella, la sua anatomia, le funzioni principali e le problematiche comuni che possono insorgere, insieme alle possibili soluzioni mediche.

Anatomia della columella

La columella è la porzione più anteriore e caudale del setto nasale, che separa l’ingresso del naso in due vestiboli nasali paralleli.

 È formata dalla confluenza dei pilastri mediali delle cartilagini alari nella zona centrale e presenta una struttura cuboidale coperta da pelle. La columella è sostenuta dalle cartilagini alari, che contribuiscono a mantenere la forma e la stabilità del naso.

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Funzioni della columella

  • Supporto strutturale: La columella sostiene la punta del naso e contribuisce a mantenere la forma delle narici.
  • Respirazione: Agevola il flusso d’aria nelle narici, contribuendo a un’efficace respirazione.
  • Estetica nasale: È una componente chiave dell’equilibrio estetico del naso, influenzando l’aspetto generale del viso.

Problemi comuni della columella

Columella sospesa

Una columella sospesa è caratterizzata da un’esposizione eccessiva della mucosa nasale. Questo può essere primario (congenito) o secondario (causato da interventi chirurgici). La correzione chirurgica spesso comporta la resezione del bordo posteriore delle crus medialis eccedenti e l’asportazione della mucosa.

Columella retratta

La columella retratta si verifica quando il bordo dell’ala nasale è posizionato allo stesso livello o sotto la columella.

Questa condizione può essere congenita, spesso causata da un setto caudale corto, o può manifestarsi come conseguenza di interventi chirurgici. Nei casi secondari, la retrazione della columella è solitamente dovuta a una resezione eccessiva o a una deviazione nel trattamento del setto caudale, alla sezione o resezione delle crus medialis, o alla retrazione cicatriziale della mucosa o della cute della columella durante una rinoplastica aperta.

La correzione di questa condizione dipende dalla causa specifica e dalla gravità della retrazione. Nei casi più comuni, il trattamento prevede l’inserimento di un innesto cartilagineo, noto come “columella strut“, tra i pilastri mediali (crus medialis) per fornire supporto strutturale e ripristinare la posizione corretta della columella. In aggiunta, potrebbe essere necessaria una settoplastica a livello caudale per completare la correzione.

In situazioni eccezionali, può essere necessario un avanzamento della mucosa settale e l’inserimento di un innesto cartilagineo tra i crus medialis per garantire un adeguato supporto e migliorare l’estetica del naso. Questo approccio combinato aiuta a prevenire ulteriori retrazioni e a mantenere un aspetto naturale e armonioso del naso.

Retrazione alare

La retrazione alare è una condizione in cui il bordo dell’ala nasale perde la sua continuità, risultando sollevato o arcuato. Questo problema estetico e funzionale è spesso causato da un malposizionamento delle cartilagini alari, che può provocare un aspetto asimmetrico delle narici e alterare la normale funzione respiratoria.

Le cause principali della retrazione alare includono un’eccessiva resezione delle cartilagini laterali superiori e inferiori, problemi di elasticità cutanea e cicatrizzazione inadeguata. Inoltre, errori post-operatori, come il posizionamento errato di cerotti o bendaggi, possono contribuire a questa condizione.

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Il trattamento della retrazione alare varia in base alla gravità del problema. Nei casi di retrazioni lievi, inferiori a 2 mm, si può utilizzare la manovra di Levet. Questa procedura consiste in un’incisione primaria, seguita dal distacco della mucosa e dal rilascio della fibrosi. Il bordo alare viene poi riposizionato e mantenuto con punti transcutanei per alcuni giorni, permettendo una corretta cicatrizzazione.

Per retrazioni più significative, si ricorre spesso a innesti cartilaginei. Nei casi lievi e moderati, gli innesti di cartilagine settale sono preferibili, poiché non richiedono nuovi campi operativi. In assenza di cartilagine settale, può essere utilizzata la cartilagine auricolare. Questi innesti aiutano a ripristinare la continuità del bordo alare e a migliorare l’estetica nasale.

Nei casi più gravi, potrebbe essere necessario il posizionamento di innesti alari più larghi. Questi innesti sostengono e ripristinano la forma del bordo alare, contribuendo a mantenere la funzionalità e l’estetica del naso. In situazioni complesse, si possono utilizzare innesti composti da cute e cartilagine, noti come innesti condrocutanei, per avanzare la mucosa e fornire un supporto strutturale adeguato.

Infine, in casi estremi in cui vi è un rischio di collasso dell’ala nasale, può essere necessario ricorrere a innesti ossei. Questi innesti vengono posizionati sulla lamina perpendicolare delle ossa etmoidali per fornire il sostegno necessario e prevenire ulteriori complicazioni.

Ali cadute

Questa condizione, meno frequente, richiede un’attenta valutazione della columella, che potrebbe essere retratta, in posizione normale o sospesa. Nei casi estremi, può essere necessaria una resezione longitudinale del bordo alare.

Trattamenti e correzioni

Il trattamento delle problematiche della columella varia a seconda della specifica condizione. Le soluzioni chirurgiche includono:

  • Resezione della mucosa: Utilizzata per correggere una columella sospesa.
  • Innesti cartilaginei: Spesso necessari per trattare una columella retratta o per la retrazione alare.

Riposizionamento delle cartilagini alari: Utilizzato per correggere la retrazione alare e le ali cadute.

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Il Dott. Domenico Valente, medico chirurgo specialista in Chirurgia Maxillo Facciale ed estetica del volto, con esperienza nella traumatologia, negli esiti di trauma e nella chirurgia estetica, partecipa a numerosi corsi in Italia e all’estero per un continuo aggiornamento scientifico e per garantire ai pazienti l’alternativa migliore a qualsiasi problema del volto. Esercita a Firenze.